07/10/2014 7 ottobre 2014, ore 16.00
prof.ssa Donata Germandi
docente al Liceo Muratori ed esperta di poesia italiana del Novecento
Ad un secolo dalla prima edizione (1914), i Canti Orfici meritano l’attenzione di un pubblico sempre più vasto: la scrittura mantiene intatti il fascino e la modernità di linguaggio e di immagini grazie ai quali Dino Campana, è stato ed è ancora uno degli autori più apprezzati ed amati da critici e poeti.
Dino Campana in Accademia
Dino Campana, poeta romagnolo vissuto fra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del secolo scorso, è una delle figure più affascinanti e controverse della modernità. Non fu capito, o piuttosto fu emarginato dai contemporanei, i Futuristi, gli stessi che ostentavano atteggiamenti di contestazione ed anticonformismo, forse proprio a causa del suo stile di vita irregolare e del suo aspetto, che tradivano i disturbi mentali dei quali ha sofferto fin dall’adolescenza. La sua opera, i Canti orfici, subì le traversie di un’ esistenza vagabonda, e soltanto la generazione successiva, quella di Montale e degli Ermetici, ne comprese l’originalità e la grandezza. Ancor oggi Campana, pur avendo ricevuto unanimi riconoscimenti dalla critica, è poco noto al grande pubblico e poco studiato nelle scuole, e finisce ingiustamente nella sezione dei “minori”. A questo nostro poeta maudit, l’Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena, dedica questo incontro di lettura ed approfondimento.
L’iniziativa prevede anche, il successivo sabato 11 ottobre p.v. alle h.10, una lettura-spettacolo dei Canti orfici a cura di Valentino Borgatti e dei suoi allievi.