Giovedì 11 aprile 2019
ore 16,30
SEZIONE DI SCIENZE FISICHE, MATEMATICHE E NATURALI
Sala dei Presidenti
prof. MICHELE DE LUCA
Professore Ordinario di Biochimica - Università di Modena e Reggio Emilia
Direttore - Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari" - Università di Modena e Reggio Emilia
Prof. GLADIO GEMMA
già Ordinario di Diritto Costituzionale - Università di Modena e Reggio Emilia
L'incompetenza scientifica diffusa è sempre esistita. Oggidì si verifica però un fenomeno nuovo. L'incompetenza scientifica di larghi strati della società non solo si è tradotta in una svalutazione della scienza, ma ha anche avuto un impatto sulle istituzioni. Vieni provi i casi di terapie anticancro o staminali o di negazione dell'efficacia dei vaccini, soluzioni scientificamente fallaci, ma sorrette dagli umori popolari, che sono statali recepiti da organi parlamentari (nazionali o regionali) o da magistrati.
Tale fenomeno, culturalmente e socialmente negativo - nel campo della medicina - impone riflessioni su un duplice piano.
Da un lato si pone il problema dei compiti degli scienziati. Più semplicemente, oltre a svolgere il ruolo, gli scienziati debbono assumere un compito di difesa della dignità delle scienze ( in generale) e della medicina (in particolare) ed un impegno civile in questa prospettiva.
Dall'altro lato, si pone l'interrogativo se sussista un rapporto di causa ed effetto tra la democrazia e la rilevanza dell'incompetenza scientifica. Più esattamente, ferma la preferenza della democrazia in confronto con altri regimi, esiste il forte sospetto che la versione populista della democrazia, cioè la concezione iperdemocratica, favorisca l'impatto negativo dell'incompetenza scientifica sulle istituzioni.
Tale fenomeno, culturalmente e socialmente negativo - nel campo della medicina - impone riflessioni su un duplice piano.
Da un lato si pone il problema dei compiti degli scienziati. Più semplicemente, oltre a svolgere il ruolo, gli scienziati debbono assumere un compito di difesa della dignità delle scienze ( in generale) e della medicina (in particolare) ed un impegno civile in questa prospettiva.
Dall'altro lato, si pone l'interrogativo se sussista un rapporto di causa ed effetto tra la democrazia e la rilevanza dell'incompetenza scientifica. Più esattamente, ferma la preferenza della democrazia in confronto con altri regimi, esiste il forte sospetto che la versione populista della democrazia, cioè la concezione iperdemocratica, favorisca l'impatto negativo dell'incompetenza scientifica sulle istituzioni.