19/2/2014 - EVOLUZIONE STORICA DEI RIMEDI DI ORIGINE VEGETALE: DAGLI ELETTUARI ALLA MODERNA FITOTERAPIA

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19/2/2014 - EVOLUZIONE STORICA DEI RIMEDI DI ORIGINE VEGETALE: DAGLI ELETTUARI ALLA MODERNA FITOTERAPIA

19/02/2014 19 febbraio 2014, ore 16.30

Sezione di Scienze fisiche, matematiche e naturali
 
Sala dei Presidenti
 
Ciclo di conferenze
 
EVOLUZIONE STORICA DEI RIMEDI DI ORIGINE VEGETALE:
DAGLI ELETTUARI ALLA MODERNA FITOTERAPIA

Nell'ambito dell'iniziativa “Quando le medicine profumavano di siepi. Il tempo della Teriaca: un viaggio tra speziali e medici”, promossa dall'Archivio Storico del Comune di Modena ed avviata nel novembre 2013, questa Accademia ha ritenuto opportuno contribuirvi organizzando un ciclo di incontri ed una mostra. Gli incontri si terranno dal 22 gennaio al 19 febbraio 2014.  Altre relazioni sono previste in sedi di altre associazioni aderenti alla manifestazione.  L’obiettivo globale è quello di presentare i diversi e molteplici aspetti che storicamente hanno caratterizzato l'utilizzo e lo sviluppo dei rimedi di origine vegetale nel corso dei secoli, a partire  dagli antichissimi elettuari. Pur avendo perduto nel tempo la fama miracolistica e l'alone di mistero di cui erano circondati, questi rimedi meritano di essere ricordati. Nei secoli hanno costituito l’armamentario medico popolare ritenuto utile alla salute e, pur fra accese controversie, accettato dalla medicina dotta. Inoltre, dall'evoluzione di queste sostanze sono nati nuovi farmaci entrati nell'uso medicamentoso. La ricerca universitaria ed industriale, partendo anche da queste antiche fonti, indagando in profondità l’essere vivente nella sua fisiopatologia, ha modificato e direzionato i processi di sintesi, e/o di separazione di nuove sostanze o principi attivi, in funzione di una veicolazione ed interazione selettiva farmaco-sito biologica, che fa della ricerca un processo altamente razionale e raffinato.
 
Mercoledì 22 gennaio 2014
ore 16.30

Presentazione dell'iniziativa da parte della Presidenza dell’Accademia
Conferenza di  Patrizia Catellani e Renzo Console
“Gli elettuari nel corso dei secoli: mitridato, theriaca, orvietano....”
 
Mercoledì 29 gennaio
Ore 16.30

Giulio Balugani, Luca Silingardi
“Sotto la protezione di Apollo nelle vesti di Dio della medicina: l'antica spezieria Zei, poi farmacia Pacchioni a Sassuolo” (trattazione, dal punto di vista storico e professionale, la trasformazione  di una antica spezieria in farmacia).

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Mercoledì 5 febbraio
Ore 16.30

Pietro Baraldi -Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche Università di Modena e Reggio Emilia
“I ricettari manoscritti emiliani e le conoscenze nelle arti, cosmesi e medicina” (illustrazione di una serie di antiche formulazioni).

Una serie di codici manoscritti a contenuto tecnico è conservata in importanti biblioteche emiliane, come  lo Pseudo-Savonarola certamente di impronta ferrarese, della Biblioteca Comunale  Ariostea di Ferrara, il codice Il libro dei colori della Biblitecaa universitaria di Bologna del secolo XV, già identificato dalla Merrifield nel 1848 come testimone importante della tecnica artistica rinascimentale, legato al primo, ma anche al celebre Eraclio De coloribus et artibus romanorum. La biblioteca palatina di Parma ha un interessante reperto sulla preparazione dei colori nel codice scritto in caratteri ebraici, ma che si rifanno ad un testo in portoghese Como se façen as cores, La Biblioteca Estense Universitaria di Modena conserva il patrimonio più cospicuo di codici a carattere tecnico, derivanti dalle raccolte Valdrighi, Campori e Sorbelli,  tra i quali forse il più importante è l’Alfa T 7.3 che, come il codice dell’Ariostea contiene grandi capitoli di ricette per la medicina, la cosmesi, la metallurgia, la preparazione dei colori e la gastronomia.Un recente studio ha inquadrato il codice come importante testimone di conoscenze acquisite nei primi secolo dopo il 1000, delle quali altre versioni esistenti nel Nord Italia e in Inghilterra sarebbero seriori. I manoscritti conservano traccia nel loro lessico specifico delle origini o del tempo della stesura in area emiliana, con termini che sono sopravvissuti anche nei dialetti locali.

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Mercoledì 12 febbraio
Ore 16.30

Corrado Lavini
“Tra effluvi, umori putredinosi e spiriti pestilenziali. Come la Medicina del passato fronteggiava le epidemie.” (gli antichi interventi  sanitari  a fronte di eventi drammatici);
Massimo Saviano
“Bernardino Ramazzini e Francesco Torti. Colleghi-rivali di Medicina nello Studio Pubblico di S.Carlo a Modena” (una disputa del passato nell'ambiente  medico modenese).

Mercoledì 19 febbraio
Ore 16,30

Stefania Benvenuti, Paola Paltrinieri
“Il mondo dei rimedi vegetali: dalla formazione alla professione” (l’attuale realtà scientifica, didattica e professionale del settore delle piante medicinali).
 
N.B.
Dopo ogni conferenza, sarà possibile visitare la mostra "Quando le medicine profumavano di siepi. Il tempo della Theriaca: un viaggio tra medici e speziali" allestita a cura dei Dott. Patrizia Catellani e Renzo Console. In essa vengono esposti libri antichi e preziosità dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere ed Arti, documenti ed oggetti per conoscere e capire alcune ironie della storia della terapia (con particolare riferimento agli elettuari Mitridato, Teriaca e Orvietano).

 
Si ringraziano la Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, il Museo di Zoologia e Anatomia Comparata, il Gruppo Modenese di Scienze Naturali e l'Orto Botanico dell'Università di Modena e Reggio Emilia per aver contribuito all’allestimento della mostra.

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