GRANDEZZE & MERAVIGLIE: I LINGUAGGI DELLE ARTI: MITO E RITO - DIGI-MITI D'OGGI. La tecnologia come nuova religione (e ritualità)

Le tecnologie digitali hanno ampiamente travalicato la dimensione tecnica da tempo. O, forse, hanno sempre posseduto una valenza taumaturgica e "magica", solo che adesso la loro pervasività nella vita quotidiana rende tale dimensione più lampante. E ne fa quelli che, per parafrasare Roland Barthes, appaiono gli autentici "miti d'oggi", da analizzare e decrittare per i simbolismi che evocano nella collettività e per l'impatto che hanno sulle vite liquide dell'individuo della postmodernità. A cominciare, per l'appunto, da una tecnologia che assume i tratti di una nuova religione della salvezza, con una propria teologia e un ramificato apparato rituale (e molti tratti di fondamentalismo).

MASSIMILIANO PANARARI è professore di ruolo di Sociologia della comunicazione all'Università di Modena e Reggio Emilia (insegna inoltre Storia del giornalismo presso l'Università "Luigi Bocconi" di Milano e Comunicazione politica presso l'Università "Luiss Guido Carli" di Roma). È editorialista dei quotidiani nordestini del Gruppo NEM, de La Stampa, del Giornale di Brescia e del settimanale L’Espresso. È componente della Direzione di "Rivista di Politica" (edita da Rubbettino) e del comitato scientifico della collana editoriale "Culturologica" di Guerini e Associati, nonché dei comitati scientifici della Fondazione Pensiero Solido di Milano, del Festival della tv e dei nuovi media di Dogliani e di Vicino/Lontano di Udine. È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia.
Tra le ultime pubblicazioni, per Marsilio: Uno non vale uno. Democrazia diretta e altri miti d’oggi (2018); La credibilità politica. Radici, forme, prospettive di un concetto inattuale (con G. Gili, 2020).