Venerdì 27 ottobre 2023
ore 16.00
Sala dei Presidenti
REGISTRAZIONE DELLA CONFERENZA
Sezione di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
INTELLIGENZA ARTIFICIALE
E COMPUTER CONSAPEVOLI
Cesare Oliva
In futuro l’Intelligenza Artificiale potrà superare l’Intelligenza Umana, o si tratta di due realtà non confrontabili tra loro? Tra le persone che si pongono questa domanda con maggior competenza c’è sicuramente Federico Faggin, autore di numerose realizzazioni d’avanguardia nel campo dell’informatica, come i microprocessori INTEL 4004 (nel 1971, il primo al mondo), 8008 (nel 1972), 4040 (nel 1973), 8080 (nel 1974) e i microprocessori Z80 (nel 1976) Z8 (nel 1978). Ha anche ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali otto lauree ad honorem e una medaglia consegnatagli personalmente da Barak Obama alla Casa Bianca nel 2010.
Faggin sostiene che la strategia adottata dall’Intelligenza Artificiale sia profondamente diversa da quella seguita dalla mente umana: quest’ultima, infatti, non esamina milioni di possibilità in un secondo per scegliere poi la migliore ma, al contrario, opera mediante una “coscienza” o una “consapevolezza”, che è una “visione d’insieme” in grado di individuare “scorciatoie” ed evitare un numero troppo elevato di calcoli. Secondo lui esisterebbe una “coscienza di base”, molto semplice, già nelle particelle più elementari, che poi si evolverebbe insieme a queste ultime accompagnando la formazione di organismi sempre più complessi fino alla creazione di una coscienza matura nell’essere umano.
Questo pensiero verrà confrontato con quello di altri informatici particolarmente esperti nella nuovissima Intelligenza Artificiale ChatGPT, che ha creato tanto scalpore e numerose perplessità. Si cercherà anche di confrontare il pensiero di questi scienziati con quello di un esperto genetista e neuroscienziato, Edoardo Boncinelli, di un teologo contemporaneo, Vito Mancuso, e di uno scienziato-teologo del secolo scorso, Teilhard de Chardin. Alla ricerca di una nostra sintesi personale che non potrà che essere provvisoria.
Faggin sostiene che la strategia adottata dall’Intelligenza Artificiale sia profondamente diversa da quella seguita dalla mente umana: quest’ultima, infatti, non esamina milioni di possibilità in un secondo per scegliere poi la migliore ma, al contrario, opera mediante una “coscienza” o una “consapevolezza”, che è una “visione d’insieme” in grado di individuare “scorciatoie” ed evitare un numero troppo elevato di calcoli. Secondo lui esisterebbe una “coscienza di base”, molto semplice, già nelle particelle più elementari, che poi si evolverebbe insieme a queste ultime accompagnando la formazione di organismi sempre più complessi fino alla creazione di una coscienza matura nell’essere umano.
Questo pensiero verrà confrontato con quello di altri informatici particolarmente esperti nella nuovissima Intelligenza Artificiale ChatGPT, che ha creato tanto scalpore e numerose perplessità. Si cercherà anche di confrontare il pensiero di questi scienziati con quello di un esperto genetista e neuroscienziato, Edoardo Boncinelli, di un teologo contemporaneo, Vito Mancuso, e di uno scienziato-teologo del secolo scorso, Teilhard de Chardin. Alla ricerca di una nostra sintesi personale che non potrà che essere provvisoria.