Mercoledì 15 maggio 2019 Ore 16.00
REGISTRAZIONE AUDIO
SEZIONE DI STORIA, LETTERE E ARTI
Sala dei Presidenti
prof.ssa Lidia Righi Guerzoni
Nel 1811 l'arciduca Francesco d'Austria d'Este giunge dopo un lungo viaggio a Cagliari presso la sorella Maria Teresa moglie di Vittorio Emanuele I di Savoia re di Sardegna. Vi incontra per la prima volta la loro figlia maggiore, la nipote Maria Beatrice Vittoria, di cui si innamora e che fa sua sposa nel duomo della città. Alla corte di Cagliari conosce anche le principesse Maria Anna Carolina Pia e Maria Teresa Ferdinanda Pia, vivaci gemelle di otto anni, cognate e al tempo stesso nipoti, con le quali intreccia rapporti di affetto e di confidente famigliarità, come attesta un inedito carteggio conservato all'Archivio di Stato di Modena. In età di Restaurazione le visite della famiglia sabauda a Modena, alle quali partecipano anche le gemelle, assumono toni fastosi con la partecipazione pure di tutta la città, come riferiscono con copiosi particolari le cronache e la stampa locali. Mentre Maria Teresa sposa a diciassette anni Carlo Lodovico Borbone II duca di Lucca, per la graziosa e gentile Maria Anna o Marianna già ventottenne viene combinato nel 1830 il matrimonio con il re d'Ungheria Ferdinando, principe ereditario al trono imperiale d'Austria e la solenne cerimonia nuziale viene celebrata per procura a Torino il 20 gennaio dell'anno successivo. Ma lo sposo è di salute alquanto cagionevole, soggetto ad attacchi epilettici e incapace di reggere le redini del governo, che peraltro verranno tenute saldamente in mano dal cancelliere Metternich, fedelissimo a casa d'Asburgo-Lorena. Marianna, “donna di rare virtù”, molto devota e caritatevole, gli è fedele e affettuosa compagna. Nel 1835, alla morte del padre Francesco I, Ferdinando diviene imperatore d'Austria e Marianna imperatrice; l'anno successivo sono ambedue incoronati re e regina di Boemia e nel 1838 re e regina del Lombardo-Veneto nel duomo di Milano, cui segue un ricevimento fastoso nella villa-castello del Cataio ad opera di Francesco IV. Un anno dopo la morte della sorella Maria Beatrice Vittoria (1840), Marianna organizza con la gemella Maria Teresa un viaggio a Modena per portare consolazione al cognato e ai nipoti. Tra maggio e giugno del 1841 la capitale e Reggio la onorano con auliche accoglienze tra grandiosi apparati di festa, illuminazioni, fuochi d'artificio, gare ippiche, composizioni poetiche e carri allegorici lungo le strade urbane. Dieci anni dopo e anche nel 1853 l'imperatrice Marianna fa ritorno nel Ducato austro-estense, in particolare a Massa, per fare “le bagnature in mare” consigliate dai medici. Per Francesco V, succeduto al padre nel 1846, l'onore ma anche l'onere di tale ospitalità sono notevoli. Per l'imperatrice-zia con il seguito di ventiquattro persone, senza contare quello benché più modesto dell'altra zia Maria Teresa qui convenuta, deve arricchire l'arredo del palazzo ducale mediante trasferimenti di mobili, biancherie, vasellame, argenterie, vini pregiati e attrezzare appositi “casotti” per i bagni in mare dell'illustre ospite. La “macchina” dell'ospitalità funziona perfettamente, tra omaggi e festose accoglienze anche a Modena, a Carrara e lungo l'itinerario della via Giardini. Negli anni successivi il duca incontrerà più volte la zia, con scambi di affetti e di ricordi.
Sala dei Presidenti
prof.ssa Lidia Righi Guerzoni
Nel 1811 l'arciduca Francesco d'Austria d'Este giunge dopo un lungo viaggio a Cagliari presso la sorella Maria Teresa moglie di Vittorio Emanuele I di Savoia re di Sardegna. Vi incontra per la prima volta la loro figlia maggiore, la nipote Maria Beatrice Vittoria, di cui si innamora e che fa sua sposa nel duomo della città. Alla corte di Cagliari conosce anche le principesse Maria Anna Carolina Pia e Maria Teresa Ferdinanda Pia, vivaci gemelle di otto anni, cognate e al tempo stesso nipoti, con le quali intreccia rapporti di affetto e di confidente famigliarità, come attesta un inedito carteggio conservato all'Archivio di Stato di Modena. In età di Restaurazione le visite della famiglia sabauda a Modena, alle quali partecipano anche le gemelle, assumono toni fastosi con la partecipazione pure di tutta la città, come riferiscono con copiosi particolari le cronache e la stampa locali. Mentre Maria Teresa sposa a diciassette anni Carlo Lodovico Borbone II duca di Lucca, per la graziosa e gentile Maria Anna o Marianna già ventottenne viene combinato nel 1830 il matrimonio con il re d'Ungheria Ferdinando, principe ereditario al trono imperiale d'Austria e la solenne cerimonia nuziale viene celebrata per procura a Torino il 20 gennaio dell'anno successivo. Ma lo sposo è di salute alquanto cagionevole, soggetto ad attacchi epilettici e incapace di reggere le redini del governo, che peraltro verranno tenute saldamente in mano dal cancelliere Metternich, fedelissimo a casa d'Asburgo-Lorena. Marianna, “donna di rare virtù”, molto devota e caritatevole, gli è fedele e affettuosa compagna. Nel 1835, alla morte del padre Francesco I, Ferdinando diviene imperatore d'Austria e Marianna imperatrice; l'anno successivo sono ambedue incoronati re e regina di Boemia e nel 1838 re e regina del Lombardo-Veneto nel duomo di Milano, cui segue un ricevimento fastoso nella villa-castello del Cataio ad opera di Francesco IV. Un anno dopo la morte della sorella Maria Beatrice Vittoria (1840), Marianna organizza con la gemella Maria Teresa un viaggio a Modena per portare consolazione al cognato e ai nipoti. Tra maggio e giugno del 1841 la capitale e Reggio la onorano con auliche accoglienze tra grandiosi apparati di festa, illuminazioni, fuochi d'artificio, gare ippiche, composizioni poetiche e carri allegorici lungo le strade urbane. Dieci anni dopo e anche nel 1853 l'imperatrice Marianna fa ritorno nel Ducato austro-estense, in particolare a Massa, per fare “le bagnature in mare” consigliate dai medici. Per Francesco V, succeduto al padre nel 1846, l'onore ma anche l'onere di tale ospitalità sono notevoli. Per l'imperatrice-zia con il seguito di ventiquattro persone, senza contare quello benché più modesto dell'altra zia Maria Teresa qui convenuta, deve arricchire l'arredo del palazzo ducale mediante trasferimenti di mobili, biancherie, vasellame, argenterie, vini pregiati e attrezzare appositi “casotti” per i bagni in mare dell'illustre ospite. La “macchina” dell'ospitalità funziona perfettamente, tra omaggi e festose accoglienze anche a Modena, a Carrara e lungo l'itinerario della via Giardini. Negli anni successivi il duca incontrerà più volte la zia, con scambi di affetti e di ricordi.