27/10/2017 - L’INFINITO STUPORE: proposta di una libera riduzione, in forma di lettura scenica, del Dialogo sui Massimi Sistemi di Galileo

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27/10/2017 - L’INFINITO STUPORE: proposta di una libera riduzione, in forma di lettura scenica, del Dialogo sui Massimi Sistemi di Galileo

27 ottobre 2017 ore 16,30

Sezione di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Sezione di Storia, Lettere e Arti

Sala dei Presidenti

CESARE OLIVA
Università degli Studi di Milano

Nell'epoca di Copernico (1473-1545), anche pensatori come Leonardo (1452-1519) e poeti come l'Ariosto (1474-1533) manifestano il loro desiderio di esplorare l'universo e di comprenderne più a fondo la natura. Si vuole qui proporre una lettura scenica (adatta anche alle Scuole) che inizi proprio con citazioni di questi due affascinanti personaggi rinascimentali e si sviluppi poi con parole dello stesso Galileo, tratte dalle sue lettere. In queste egli rivela con trepidazione i propri sentimenti, come l’”Infinito Stupore” di fronte alle sue nuove scoperte. La rappresentazione scenica continua poi seguendo una riduzione del Dialogo sui due Massimi Sistemi, l'opera del 1632 nella quale il grande pisano riporta un immaginario dibattito tra Salviati (che rappresenta lo stesso Galileo), l'aristotelico Simplicio e l'amico Sagredo. In questo Dialogo il primo difende con molta efficacia le ipotesi di Copernico, riportando inoppugnabili prove sperimentali a loro sostegno. La gerarchia ecclesiastica, e in particolare il papa Urbano VIII, erano disponibili a concedere a Galileo non più di un confronto tra i due "massimi sistemi" copernicano e aristotelico-tolemaico, nel quale venisse mantenuta una posizione neutrale tra queste due teorie. Ma, per loro, la cosa forse più inaccettabile era la proposta di Galileo di leggere la Bibbia in un nuovo modo, impegnandosi a capirne il messaggio spirituale senza cercare di confrontare le verità in essa contenute con quelle proposte, su un piano totalmente diverso, dalle scienze naturali. Ne consegue, nel 1633, la condanna del copernicanesimo e la punizione di Galileo per averlo sostenuto. In questa intensa lettura scenica viene anche sottolineato il dramma interiore da lui vissuto per conciliare la propria esperienza di scienziato con il credo di convinto cattolico.

La S.V. è invitata

Il Presidente della Sezione
Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Prof. Marco Sola

Il Presidente della Sezione
Storia, Lettere e Arti
Prof.ssa Licia Beggi Miani

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