31 marzo 2016 ore 16.00
Sezione di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
Sala dei Presidenti
Prof. Fabio Garbari
Università di Pisa
Le piante che si sono adattate, nel corso della loro evoluzione, a vivere in luoghi particolari e unici sono dette endemiche. Per definirne il valore in termini scientifici, ecologici e biogeografici, devono essere correttamente identificate, si deve conoscerne l’esatta distribuzione (areale) ma anche il loro rango tassonomico, cioè la gerarchia della loro collocazione nel sistema di classificazione degli organismi vegetali. Alcune entità sono le sole rappresentanti viventi di un gruppo sistematico (un’intera classe; o famiglia; o genere), come il noto Ginkgo biloba, la straordinaria Amborella trichopoda, la Welwitschia mirabilis sudafricana. In Italia le piante endemiche sono più di 1300, circa il 19% della flora spontanea della Penisola e delle Isole. Alcune sono rarissime e minacciate di estinzione, altre sono confinate ad ambienti peculiari come le rocce ricche di metalli pesanti, in genere tossici per i vegetali. Altre ancora sono il residuo di antichi processi di speciazione, cioè il risultato di eventi pregressi che hanno coinvolto le variazioni climatiche, i processi geomorfologici e le caratteristiche genetiche dei popolamenti vegetali interessati. In tale contesto non va sottovalutata anche l’attività antropica. Unicità, relittualità, rarità e bellezza degli elementi endemici nobilitano la flora e la vegetazione di molti ambienti e come tali devono essere tutelati e conservati.
La S.V. è invitata
Il Presidente della Sezione
Prof. Marco Sola