Venerdì 8 novembre 2019
ore 17
Sezione di Scienze Fisiche matematiche e naturali
Sala dei Presidenti
Prof. Federico Lugli
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
La determinazione del sesso nei resti umani può risultare complessa. Ad esempio, nel caso degli ‘Amanti di Modena’ (IV-VI sec d.C.) la pessima conservazione dello scheletro ha impedito una corretta indagine osteologica. Grazie però ad una nuova tecnica, che consiste nell’analisi spettrometrica delle proteine intrappolate nello smalto dentale, è stato possibile individuare il sesso dei due inumati. Questi individui, entrambi maschili e sepolti mano nella mano, rappresentano un unicum mondiale.