Venerdì 2 Dicembre 2022
ore 15.30
REGISTRAZIONE DELLA CONFERENZA
Sezione di
Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali
in collaborazione con
Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti
Ingegnere, architetto, tecnologo, costruttore di macchine ma anche soprattutto artista. In quale ordine dovrebbero essere elencati questi titoli riferendoli a Leonardo da Vinci? Quale potrebbe essere il ruolo svolto da Leonardo nella storia della scienza? La complessa figura di Leonardo è stata ricostruita diversamente in epoche differenti. Il contributo di Leonardo alla storia della scienza è stato riscoperto e valorizzato dal fisico Giovanni Battista Venturi (1746-1822) che nel 1797 pubblicò a Parigi l’Essai sur les ouvrages physico-mathématiques de Léonard de Vinci. Leonardo ancora oggi offre l'occasione per riflettere su come discipline tecnico-scientifiche e artistico-umanistiche appaiano strettamente interconnesse. La conferenza introduttiva del professor Enrico Giannetto si soffermerà sull’analisi del ruolo di Leonardo nella rivoluzione scientifica proposta dal grande epistemologo e storico della scienza Pierre Duhem, mentre la tavola rotonda si concentrerà sul ruolo di Venturi nella scoperta e valorizzazione dell’opera scientifica di Leonardo, con l’intento di individuare l’influenza prodotta dalla circolazione dei manoscritti leonardiani nei confronti della nascita e degli sviluppi della scienza moderna galileiana.
Introducono
Maria Franca Brigatti, Presidente della Sezione di Scienze fisiche, matematiche e naturali
Giorgio Montecchi, Presidente della Sezione di Storia, lettere e arti
Gino Tarozzi, Presidente della Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti
Ore 16
Enrico Giannetto, ordinario di Storia della Scienza nell’Università di Bergamo
Pierre Duhem e la rivalutazione del ruolo di Leonardo nella rivoluzione scientifica
Ore 17
Tavola rotonda
Giovanni Battista Venturi (1746-1822) e la riscoperta dell’opera scientifica di Leonardo
presiede Sara Taglialagamba, Università di Urbino Carlo Bo
interventi di:
Antonio Becchi, Max-Planck-Institut für Wissenschaftsgeschichte di Berlino
Roberto Marcuccio, Biblioteca Panizzi
Margherita Melani, Università di Urbino Carlo Bo