16 marzo 2017 ore 17,00
SEZIONE DI SCIENZE FISICHE, MATEMATICHE E NATURALI
Sala dei Presidenti
Maria Franca BRIGATTI
Professore ordinario di Mineralogia - Università di Modena e Reggio Emilia
Fin dall’antichità è possibile riscontrare tre elementi fondamentali che caratterizzano il rapporto uomo-minerale: fascino, applicazioni tecnologiche e lo studio per comprendere la natura dei minerali. Quest’ultimo aspetto parte probabilmente da un interesse anche di natura tecnologica ed economica, come evidenziato, ad esempio, dagli studi di Aristotele e Teofrasto che riecheggiano spunti derivanti dalla tecnologia mineraria conosciuta ai tempi o dalla volontà di curare malattie, pratica documentata anche in antichi trattati farmacologici, comuni a tutti i popoli antichi, anche della Cina e di Babilonia. Lo studio dei minerali trascende, tuttavia, le pur numerose applicazioni tecnologiche e testimonia la volontà dello scienziato nel comprendere meglio la realtà che lo circonda. Questa conferenza descriverà quindi il contributo alla scienza dei minerali apportato da alcuni studiosi che a partire dall’antica Grecia hanno prodotto risultati di interesse anche ai giorni nostri. Gli studiosi di cui parlerò sono tra gli altri Teofrasto da Ereso, Discoride, Mchele Psello e Galileo Galilei, basandomi sui testi e le indagini di storia della Mineralogia più recenti che li riguardano. Tratterò inoltre di René Just Haüy che è considerato assieme a Nicolò Stenone il padre della Mineralogia moderna di cui ricorre il bicentenario della pubblicazione della sua opera più famosa (Traité des pierres précieuses del 1817). Concluderò la presentazione con una breve carrellata sulle applicazioni più innovative dei minerali ai giorni nostri.
La S.V. è invitata
il Presidente della Sezione
prof. Marco Sola