Martedì 18 Ottobre 2022
ore 16.30
Sala dei Presidenti
RESGISTRAZIONE DELLA PRESENTAZIONE
Sezione di
Storia, Lettere e Arti
in collaborazione con
SOCIETA' DANTE ALIGHIERI
Sezione di Modena
Sala dei Presidenti
in occasione della
“Settimana della Lingua Italiana nel Mondo”
XXII edizione
Portami con te
Antologia di poesia amorosa dalle Origini alla contemporaneità
di Maria Cristina Cabani
Presentazione e dialogo con l’autrice a cura di Donata Ghermandi
Di recente pubblicazione (aprile 2022) nella bella veste dell’editrice Le Lettere, l’antologia di Maria Cristina Cabani offre una selezione di 50 testi a tema amoroso, in massima parte liriche ma anche romanze e canzoni d’autore.
Come indica il sottotitolo, i componimenti sono proposti in ordine cronologico e ciascuno è fornito di una accurata contestualizzazione, ricca di informazioni e rimandi: per questo l’opera acquista, senza perdere in leggerezza, una rigorosa consistenza storico-letteraria.
Il lettore è piacevolmente colpito dalla scelta non banale, che declina il sentimento nelle sue diverse forme e manifestazioni, e dalla volontà di integrare in un disegno solo a un primo sguardo tradizionale (si parte con Jacopo da Lentini, Amore è un desio che ven da core), romanze tratte da libretti d’opera e testi di canzoni, fino a contributi di poeti viventi: ogni pagina riceve una stessa attenzione critica, come deve essere, perché nella memoria di chi oggi “ragiona d’amore” non ci sono solo Petrarca e Leopardi, ma anche Mogol e Fabrizio de Andrè.
L’opera ci consegna un interessante profilo del linguaggio amoroso e dei suoi ingredienti, che mutano nei secoli fino a noi.
Come indica il sottotitolo, i componimenti sono proposti in ordine cronologico e ciascuno è fornito di una accurata contestualizzazione, ricca di informazioni e rimandi: per questo l’opera acquista, senza perdere in leggerezza, una rigorosa consistenza storico-letteraria.
Il lettore è piacevolmente colpito dalla scelta non banale, che declina il sentimento nelle sue diverse forme e manifestazioni, e dalla volontà di integrare in un disegno solo a un primo sguardo tradizionale (si parte con Jacopo da Lentini, Amore è un desio che ven da core), romanze tratte da libretti d’opera e testi di canzoni, fino a contributi di poeti viventi: ogni pagina riceve una stessa attenzione critica, come deve essere, perché nella memoria di chi oggi “ragiona d’amore” non ci sono solo Petrarca e Leopardi, ma anche Mogol e Fabrizio de Andrè.
L’opera ci consegna un interessante profilo del linguaggio amoroso e dei suoi ingredienti, che mutano nei secoli fino a noi.