11/10/2014 11 ottobre 2014, ore 10.00
“….ma tu sera d’amore di viola
tu ad un ignoto cielo notturno”
Dino Campana e Sibilla Aleramo
Gruppo Teatrale Lo Spazio
a cura di Valentino Borgatti
con Francesca Ansaloni, Michele Borgatti, Giulio Ferrari,
Francesca Malagoli, Irene Palladini, Elisabetta Reggianini
in occasione del centenario della prima edizione del 1914 dei “Canti Orfici”
Dino Campana (1885-1932): poeta visionario, allucinato… pazzo, orfico, vagabondo, mediterraneo? Nessuna di queste definizioni è in grado di illuminare chiaramente la vita e la poesia di questo autore, vissuto a cavallo tra due secoli.
La sua poesia è moderna, ma tuttavia piena di richiami a D’Annunzio, a Leopardi ed ai classici.
La sua lingua poetica sconvolge l’ordine sintattico in vari modi, producendo valanghe di versi la cui coerenza si ottiene solo sacrificando ogni plausibile significato. Ma Campana è attentissimo conoscitore delle regole che sconvolge, affermava di voler “nel paesaggio collocare dei ricordi” e sul paesaggio , fondamentale nella sua poesia, aleggia un alone di misteriosa lontananza. Nei suoi scritti sentiamo il fascino delle ore crepuscolari, della luna sui campi, della finestra illuminata nel buio della notte mediterranea.
Del 1916-17 è la sua tempestosa relazione amorosa con Sibilla Aleramo: nel 1918 è internato definitivamente nell’Ospedale Psichiatrico di Castel Pulci.