16 ottobre 2017 ore 16,30
SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA - XVII EDIZIONE
Sezione di Storia, Lettere e Artiin collaborazione con
Società Dante Alighieri - Comitato di Modena
Sala dei Presidenti
Ritorna La Settimana della Lingua Italiana, XVII edizione, ed il Comitato di Modena, come è ormai sua tradizione, sottolinea la ricorrenza con varie iniziative rivolte ai Soci ed ai Soci Studenti con l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulla bellezza e sulla ricchezza lessicale e sintattica della nostra lingua. Vuole pure sottolineare l’urgenza di uno studio meno marginale e di una valorizzazione dello straordinario patrimonio della nostra lingua.
RENATA DI FRANCIA: UNA FRANCESE ALLA CORTE DI FERRARA
Vittoria Gambaretto - Architetto Jur
Introduce e legge la prosa di Carducci
Licia Beggi Miani, Presidente del Comitato di Modena - Società Dante Alighieri
La vicenda umana di Renata di Francia rivive anche nelle PROSE del Carducci, uno dei padri fondatori della Società Dante Alighieri. La Settimana della Lingua Italiana offre l’opportunità di ricordare lo straordinario incontro tra una pagina di storia di Casa d’Este ed uno saggio del Carducci, scritto nel 1872 in occasione del secondo centenario di L. A. Muratori e di una sua visita a Modena e alla Biblioteca Estense. E’ l’occasione anche di ricordare il centodecimo anniversario della morte del poeta (1835- 1907)). Renata di Francia (1510-1575), figlia di Luigi XII, doveva essere la chiave dell’alleanza tra la Francia e il Ducato di Ferrara, una delle terre più ricche e prestigiose del tempo. Già dai primi anni del matrimonio con Ercole II si trova ad essere una sposa scomoda, indomabile dalla Corte, mai sottomessa neppure alla Chiesa Cattolica che mette in discussione più per libertà di espressione che per una vera fede riformata. E’ un personaggio contemporaneo, tanto ostracizzato quanto rispettato dai grandi del suo tempo, in attesa di essere riscoperta e riabilitata agli occhi della storia per ciò che in realtà era, una regnante mancata che ha precorso le grandi donne che prenderanno il potere una generazione più tardi.
La S.V. è invitata