Mercoledì 8 Novembre 2023
ore 16.30
Sala dei Presidenti
REGISTRAZIONE DELLA CONFERENZA
SEZIONE DI STORIA, LETTERE E ARTI
RISORGIMENTO, ANTIFASCISMO, ANTITOTALITARISMO
nel pensiero politico di Giustizia e Libertà
Franco Fantoni
Giustizia e Libertà affonda le sue radici ideali nel Risorgimento. Mazzini, sotto il falso nome di George Braun, muore in casa Rosselli-Nathan a Pisa nel 1872. Carlo Rosselli è un ragazzo del’99 e partecipa alla Grande Guerra mosso dall’interventismo democratico di matrice risorgimentale, così come pure Gaaetano Salvemini, Emilio Lussu, Ernesto Rossi. La lotta antifascista di Giustizia e Libertà è intrisa di spirito e atteggiamento risorgimentale: basti pensare al volo su Milano di Giovanni Bassanesi che l’11 luglio 1930 lancia migliaia di manifestini su piazza Duomo in cui, tra l’altro, vi è scritto: “GL saluta Milano città delle cinque giornate. Insorgere! Risorgere!”. Con il tempo l’elaborazione politica e ideale del movimento giellista si sviluppa verso una netta opposizione a tutti i regimi, qualunque sia il loro “colore” ideologico, che negano diritti e libertà. Al riguardo l’intervento di Gaetano Salvemini al Congresso internazionale degli scrittori per la difesa della cultura di Parigi nel 1935, peraltro concordato con Rosselli, delinea limpidamente un maturo e completo antitotalitarismo. Tuttavia, non tutti gli aderenti a Giustizia e Libertà, come emerge dal vivace dibattito interno, abbracceranno tale posizione, preferendo “limitarsi” al solo atteggiamento antifascista.